domenica 6 aprile 2008

GRANDE TATAONDI

Ci godiamo il sole di una domenica mattina, annusi, cerchi, ti soffermi, riparti. Perlustri il territorio con passo sicuro, indagatore, ma determinato a scoprire chi è venuto a lasciarti una traccia del suo passare.

Dentro di me penso alla gita mancata, ora arrivi e mi guardi con i tuoi occhi morbidi e sapienti. Perché onda… perché la vita è così?

Mi senti, sai che sono triste, cerchi le mie carezze, di prepotenza, te le prendi, le rubi alla mia tristezza, t’insinui tra le mie braccia e ci scopriamo legate in uno strano intreccio di braccia, collo, orecchie e nasone.

Un bacio. Un bacio stampato in mezzo alla fronte. Ti amo.

Ti amo mia onda, sei la cucciola più fantastica e comprensiva e taumaturga del mondo.

Mi commuove la tua voglia di portarmi fuori dalla delusione, ci scopriamo a correre ridere giocare, siamo noi con Joy che scorazza con la sua ciuccio/pallina, una sorta di oggetto transizionale da cui non si separerebbe mai.

Siamo noi tre che giocherelliamo con rametti, pallina, margherite e nontiscordardime.

Si avvicina un tuo amico peloso ma lo sgridi , si avvicina troppo al tuo guinzaglio, alla mia borsa, definisci gli spazi e i tempi, vi capite e ritorni a insinuarti silenziosa fra le mie gambe e cerchi senza sosta le mie carezze… mi tiri fuori dai miei pensieri, pesanti, insistenti, impietosi e preoccupanti.

Riparte la leggerezza del essere Onda e Angela, Angela e Onda..

“Vieni con me, questi attimi, vieni con me… seguimi… lasciati condurre, non ti porto al quinzaglio ma ti tengo stretta a me, con il mio sguardo inteso che non lascia spazio ad altro, vieni ….”


Pomeriggio

Partiamo per M L un paesino della bassa per l’inaugurazione di un’area verde per cani e siamo con il nostro gruppo di PC.

Il posto è …. Mmm ci guardiamo mi tiri impietosa verso un campo arato lontano dall’area desertica che dovrebbe essere verde secondo chi l’ha progettato…. Poi lavoriamo, sei perfetta, ci guardiamo per ogni cosa da fare, sai che per me è importante, ti confermo ogni cosa giusta, ti accarezzo, riesco a gestire il guinzaglio con la destra e ad accarezzarti sempre con la sinistra, questo contatto ininterrotto mi fa sentire con te, per te, quello è il mio guinzaglio che ti permette di non perdermi.

Sei bravissima, ti fidi di me, mi fido di te. Sei sicura di ciò che fai, non esiti.

Trovi il figurante e con aria complice ci giochiamo un po’, giusto per scherzare… è qui? Sei sicura?? Intanto i bimbi ridono, io rido, tu abbai confermando la tua scelta e poi facciamo uscireil figurante e te lo mangi di baci e biscotti.

Esci a coda alta, mi guardi perché hai sete. Bevi. Anche adesso mi hai rapito dai miei pensieri, ci abbracciamo felici, annuso il tuo pelo che sa di terra, di golden, di caldo pomeriggio di marzo. Saluti tutti, scodinzoli e abbai se non ti hanno visto in quel caos di cani e umani, e imponi il saluto ai tuoi amci, tu li costringi, ti rendi conto? Io me ne andrei in sordina, tu mi trascini in questo rituale di saluti e abbracci che ancora una volta mi forzano a tenere un contatto con il presente, il qui ed ora. Brava Onda brava, torniamo cantando, e scherzando. Brava Onda grazie tataondi! Ci sarà un’altra gita, ci saranno giorni migliori, ora questi sono i momenti migliori!

GRANDE TATAONDI!